三芝毒毛蟲
今天請國中生在暑期輔導下課後去三芝"現勘"造成一堆人過敏的"毛毛蟲"究竟是什麼,在行前我設定了幾個問題請他確認:
1. 受到毛蟲滋擾的地區範圍為何?
2. 據說毛蟲很多的樹是哪棵?哪種?
3. 由葉片受害程度判斷榕透翅毒蛾的族群規模
4. 另一種黃毒蛾的幼蟲吃什麼?是群聚性的嗎?
然後國中生傍晚就回報了,結果出爐了。
1. 地點在三芝。那個環境其實就是一個淺山農業環境,再加上位於北海岸,所以什麼樣的昆蟲會忽然拓殖到一個地方而且大量爆發是不容易被預測的。因為受到人類活動干擾的環境的韌性比較低,任何生物群聚的結構也比較不穩定,波動也大。也就是說容易暴起爆落。這可能就是為何地方人士認為"以前沒看過"的原因。
2. 有大量毛蟲的樹都曾經被斷頭過,所以也合理懷疑斷頭以後,原本那棵樹所支持的生物群聚就會直接消失,然後等到葉片之後再長出來,就要看"那些生物先進駐哪些就會獲得機會"。這意思就是說生物群聚不穩定。不穩定的話就不容易有"常駐的天敵"。
3. 造成過敏的毛蟲聚集在榕樹上,但不是榕透翅毒蛾。那幾棵樹上是有少量的榕透翅毒蛾,但榕透翅毒蛾在台灣很少引發大規模過敏,因為雌性根本就不具有保護卵塊用的毒毛,幼蟲的密度也不高。在三芝造成過敏的應該是一種未記錄的黃毒蛾。確實的分類地位還需要釐清。
4. 該種黃毒蛾的蟲是群聚性的,因為樹木本身的生長情況普通,先前可能已經被啃咬過,所以較多的葉片集中在樹冠。根據現場的狀況,我認為有兩個原因造成許多人過敏:(1) 幼蟲脫皮後剛毛飄散在空氣中,所以接觸以後就過敏;(2) 這種黃毒蛾的幼蟲會爬下樹幹在落葉中結繭化蛹。因為繭上會留有幼蟲的剛毛,因此掃落葉,或是接近樹下可能就會中獎。
5. 據陳茻老師說朋友建議他們施放黃斑椿象(Erthesina fullo)進行"生物防治"。但是國中生去現場看到的是黃斑粗喙椿象(Eocanthecona furcellata)。黃斑椿象是吸食植物汁液的,而被農業單位推廣作為生物防治昆蟲的是食蟲性的黃斑粗喙椿象。這種椿象應該是有用的,因為它是廣食性的,也能攻擊比自己大的毛毛蟲。不過要建立能控制大量毛蟲的族群規模沒有想像快,所以要有點耐心。
6. 至於短期的處理,就算噴灑蘇力菌,其實死亡的幼蟲一樣可以造成過敏,因為屍體大量掉落死亡,掃地時就會揚起那些毒毛。還有,那邊的舊屋花壇都有不少落葉,所以毛毛蟲是可以在裡面結繭的。落葉的清理需要謹慎,但不需要緊張過度想要把所有的花壇剷平。未來如果有機會在屋外經常性灑水,其實也可以降低剛毛飛散的可能。但若是要改善植栽又是另一個長遠的工作。所以我上次提到的建議(https://t.ly/QZ0bt)會是比較立即可行不花錢的。
800年樹木打開舖面
Giovanni Morelli
Storie di Maestri, discepoli, arboricoltori e alberi,
forse anche storie di cocciuta tenacia, di certo storie di passioni.
Ieri, ancora una volta, mi sono trovato al cospetto del grande, magnifico Cipresso francescano di Villa Verucchio.
Non ero da solo, ma circondato da colleghi e amici, alcuni dei quali come me da anni impegnati nella paziente cura di questo esemplare; cura che non sarebbe stata possibile senza la lungimirante attività di tutela della Regione Emilia-Romagna.
Analisi della stabilità, potatura e, finalmente, allargamento dell'aiuola e scopertura dell'apparato radicale.
E così da una soleggiata giornata del Febbraio 2024, il ricordo è andato all'estate 2009, 15 anni fa.
Allora, all'ombra del Cipresso insieme a me, c'era Pierre Raimbault che curò l'imponente studio morfofisiologico dell'albero, ne delineò l'evoluzione futura a partire dal suo più lontano passato e ne definì il geniale piano di cura pluriennale (a sinistra una delle slide dalla relazione del 2009 nella quale, ai piedi dell'albero compare anche Pierre).
Un piano che, come si conviene alla transgenerazionale natura arborea, finì per sopravvivere al suo estensore.
Da allora non fu sempre facile rispettare tempi e modi di intervento, a causa delle mille contingenze tecniche, economiche, burocratiche e anche umane che sempre accompagnano la gestione della cosa pubblica.
E così, solo ieri, da discepolo di Pierre - e grazie all'appassionata fatica dei ragazzi di Tedioli Arboricoltura - sono finalmente riuscito ad allargare quell'aiuola e a condurre a termine la scopertura radicale che il mio maestro aveva auspicato tanti anni prima (foto a destra, scattata da Teddy).
A lui e ai "suoi" alberi dedico con infinita gratitudine questa giornata. 🌿
#proudtobeanarborist 💚
🌲 World nature Day 🌳
Come ogni anno, il 3 marzo si celebra la giornata mondiale della natura, per onorare le meravigliose e varie forme di fauna e flora selvatiche, diffondendo consapevolezza sugli essenziali benefici che la loro conservazione garantisce agli esseri umani. 🌿
Noi, attraverso l’attività di tutela, conservazione e valorizzazione degli alberi monumentali cerchiamo di portare un concreto contributo a questo tema.
L’albero monumentale, può essere definito come esemplare di esclusivo ed individuale interesse biologico, oltre che culturale, storico ed estetico. Questi eccezionali individui sono dei sopravvissuti, di un paesaggio, un ecosistema, di un uso del suolo e di una precisa fase di una vita degli uomini che, generazione dopo generazione, li hanno piantati e accuditi. Sono il risultato di un secolare processo di evoluzione morfofisiologica che li ha plasmati, conferendone l’unicità nei confronti della quale a nulla valgono le più comuni pratiche agronomiche, arboricolturali e diagnostiche. 🌱
A titolo di esempio, riportiamo l’ultimo atto della ormai pluriennale attività di cura al Cipresso di San Francesco, situato presso il Monastero Francescano di Villa Verucchio (RN), già A.M.I. (Albero Monumentale d’Italia) e inserito nel lungimirante programma di tutela degli Alberi Monumentali da parte della Regione Emilia-Romagna. Si narra che San Francesco, durante il viaggio in provincia di Rimini nel XIII secolo, abbia piantato nel terreno il “bordone” che lo sorreggeva durante il viaggio, questo bastone attecchì in forma miracolosa dando vita a un Cipresso che sarebbe rimasto nella storia. In 800 anni di vita, oltre ad aver affrontato gli eventi atmosferici che si sono succeduti, l’albero è sopravvissuto anche alle minacce a causa dell’uomo; in particolare nel periodo napoleonico del 1800 quando l’esercito francese, entrato nel convento, ricevette ordine di abbattere l’albero; fu solo un tempestivo contrordine che, all’ultimo minuto, fermò la mano dei soldati che già si prestavano ad appiccare il fuoco alla base del Cipresso, ancora oggi segnato dalle antiche ustioni. Fu poi la volta di un incendio che interessò parte del complesso monastico, fino ai danni causati dalle truppe di occupazione tedesche durante la seconda guerra mondiale che ne bruciarono una parte per scaldarsi.
L’attività di recupero si fonda sugli studi condotti dal Professor Pierre Raimbault nel 2009, che curò l'analisi morfofisiologica, delineandone l'evoluzione futura, definendo il geniale piano di cura pluriennale. Analisi di stabilità, scalari attività cesorie, riempimento della cavità interna con apposita miscela atta a favorire l’attività delle radici endocormiche, allargamento dell’aiuola e scopertura dell’apparato radicale con successiva integrazione del substrato sono le attività agronomiche ed arboricolturali ad oggi eseguite.
Noi abbiamo fatto del nostro meglio ora tocca alla natura a fare il resto. 🍀
資料來源:
AR.ES sas 由 Gasperini Stefania & C.