In condizioni naturali tutti i Pini (tutti!)

Il mio post mattutino ha suscitato domande, curiosità e (questo su alcune pagine nelle quali il post stesso è stato condiviso) anche qualche commento un po' a casaccio circa le caratteristiche degli apparati radicali di Pino.Vedo dunque di fornire alcuni sintetici dettagli.


In condizioni naturali tutti i Pini (tutti!) presentano un vigoroso fittone permanente (caratteristica non comune tra le specie arboree), cui si affianca un altrettanto robusto sistema radicale fascicolato, dotato di fittoni secondari.
L'apparato radicale è quindi completato da un ricco corredo di radici avventizie, tipicamente flessibili, prive di una direzione di crescita prestabilita e con diametro costante, dette "corde". Queste ultime, in particolari condizioni di sollecitazione meccanica, sono in grado di generare i famigerati "noduli", responsabili dei tanto temuti danni a carico di pavimentazioni e manufatti.
Ciò che distingue tra loro le varie specie di Pino è il rapporto qualitativo e quantitativo che lega le diverse tipologie di radici.

Le richiamate "variazioni sul tema" sono riconducibili a specifici adattamenti evolutivi in grado di conferire alle diverse specie particolari abilità nello sfruttare diversi contesti ipogei. Contesti che, comunque, sono spesso genericamente ostili (i Pini sono infatti specie ruderali).

Se limitiamo la nostra attenzione alle sole specie mediterranee, concentrandoci sulla stabilità (tema dal quale prendeva l'avvio il mio precedente post), avremo che il Pino d'Aleppo pare adattato a terreni rocciosi di natura prevalentemente calcarea, il Pino marittimo a terreni sabbioni e, infine, il Pino domestico a terreni grossolani con prevalente tessitura ghiaiosa. Ovviamente terreni ben areati in profondità per permettere lo sviluppo del fittone ...

Il Pino "giusto", nel terreno "giusto" e gestito nel modo "giusto", diventa un albero pressoché indistruttibile!
Per tutte le altre situazioni (poiché la vita è un compromesso) ci vuole qualcuno che sappia di cosa sta parlando ...


資料來源:

Giovanni Morelli

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