Ogni albero è un ricordo ...

Ogni albero è un ricordo ...



Ieri ho pubblicato un post (intitolato "Giants") che aveva come protagonista una grande Sofora, oggetto di una tomografia sonica a tre livelli.

Oggi, per rispondere ad un commento su quello stesso post, sono andato a recuperare una tavola disegnata da Pierre Raimbault; la tavola ritrae un'altra Sofora dello stesso impianto, di cui avevo condiviso alcuni vecchi tomogrammi.

Per completezza pubblico ora proprio la tavola relativa all'albero del mio primo post.

Entrambe le tavole provengono dal materiale preparatorio che fu utilizzato per la stesura del piano manutentivo pluriennale di questi magnifici esemplari.

Poi, negli anni che vennero, su quegli alberi hanno lavorato alcuni dei migliori arboricoltori italiani, molto spesso amici ...


Ancora oggi, guardando l'albero, vedo le branche e i tronchi che vide e disegnò il mio maestro, ne colgo il cambiamento, intuisco le intenzioni dell'albero, penso a come potrebbe essere contrastato o assecondato.

Forse non è vera comprensione - come si può veramente "comprendere" un albero? - ma empatia.

E' istinto, lo stesso istinto dei potatori - quelli che su queste Sofore ebbero la fortuna di lavorare, ad esempio - che con il loro gesto non agirono sulla forma, ma sul contenuto: precedendo e prevedendo ciò che sarebbe accaduto, ciò che oggi è.


Pierre mi insegnò come questo istinto si affina attraverso il disegno; disegnare alberi non ha nulla di artistico, ma è una forma di inedita intimità con l'oggetto del proprio interesse.

Gli alberi, infatti, si disegnano bene solo in solitudine ...


Sono passati 12 anni da quando quest'albero fu disegnato.

Nulla per una Sofora, tanto per un uomo: quanti ricordi!


Ma, in fondo, sono proprio i ricordi degli uomini che fanno di un albero, un albero monumentale ...😉


cite:

Giovanni Morelli

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